con Alessandro Gassmann, Rocco Papaleo, Luz Cipriota, Massimiliano Gallo
In sala il 18 Febbraio 2016
Rocco Papaleo, Terazza Martini Milan 16 Fevrier 2016 ©cineramaboulevard
Gégé (Rocco Papaleo) è un cantante italiano che non ha mai avuto successo tranne una volta… in Uruguay, trent’anni prima. E’ invitato a raggiungere la capitale, Montevideo per un concerto evento che diventa un occasione unica per lui di assaporare per una volta il successo ma soprattutto per il quale riceverà 50.000 euro. Sulla nave merci che lo trasporta verso la capitale Uruguaia, Gégé incontra Ruggero interpretato da Alessandro Gassmann, un cuoco solitario, scontroso che sembra nascondere un segreto. L’intesa tra i due non è dei migliori, sfogano le frustrazioni rispettive l’uno contro l’altro…Lo scontro tra i due raggiunge il suo apice quando GéGé perde la voce e accusa Ruggero di esserne il responsabile. Gégé non sarà più in grado di cantare vedendo così l’occasione di guadagnare i suoi 50.000 euro sfumare…Arrivati a Montevideo i due uomini incontrano la giovane e bella Gilda l’organizzatrice del concerto, non sanno ancora che quest’inconro cambierà le loro vita e che per un fatto del destino la distanza iniziale tra GéGé e Ruggiero si trasformerà in un legame indissolubile. 
La mia recensione:
Con Onda su Onda, la sua nuova commedia Rocco Papaleo offre al pubblico un film diverso da quelli precedenti…forze è con questo film che emerge di più il suo animo da Musicista. La musica è presente sempre anche quando non c’è, nel ritmo del film, nella melanconia onnipresente che da ritmo e una certa lentezza alla commedia, si ride, si, ma…è un ridere che racchiude i ricordi, le sofferenze, i malesseri dei personaggi.
Alessandro Gassmann è bravo come sempre ma in questo film è diverso, è ancora più bravo perché quello che si vede di lui è il suo sguardo ancora prima del suo fisico passa tutto attraverso questo sguardo a volte triste, rassegnato, preoccupato, a questo sguardo che si illumina quando si innamora. Il suo fisico all’interno di quel abito bianco nella scena clou del film non è più quello sexy che lo contradistingue ma appare ancora più massicio, schiacciante, esprime tutta la pesantezza del momento.
